Roma, 21 settembre 2017. Il segretario della Commissione Esteri del Senato Antonio Razzi, ha presentato una interrogazione circa i periodici allagamenti cui la città di Pescara è soggetta quando piove. Ultimamente è stata sufficiente una piccola quantità di pioggia e non certamente una bomba d’acqua, a causare grandi allagamenti a Pescara, dalla zona del Rampigna a via De Gasperi, sino addirittura al ponte nuovo, e sul lato di Porta Nuova, che di via Gran Sasso, incluse via Ferrari e via del Circuito. L’intero contenuto di una fogna è stato direttamente sversato nel mare, perché il normale flusso del depuratore è stato compromesso da poche gocce d’acqua piovana. Pescara è ridotta alla stregua di una città del terzo mondo, ha dichiarato il senatore di Forza Italia, non è ammissibile che periodicamente avvengano sconcezze del genere. Possibile che non siano in grado di risolvere questo problema?
Interrogazione scritta n. 4-08092
RAZZI, MALAN, MARIN, AMIDEI, ALICATA, D’ALI’, SERAFINI, ZUFFADA, AURICCHIO, CASSINELLI, FLORIS, MANDELLI, PELINO, ROSSI Mariarosaria – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
il 19 settembre 2017 sono stati sversati enormi quantità di fango e liquami direttamente nel mare di Pescara dall’ACA (Azienda comprensoriale acquedottica);
è stata sufficiente una piccola quantità di pioggia e non certamente una bomba d’acqua, a causare grandi allagamenti a Pescara, dalla zona del Rampigna a via De Gasperi, sino addirittura al ponte nuovo, e sul lato di Porta Nuova, che di via Gran Sasso, incluse via Ferrari e via del Circuito;
l’intero contenuto di una fogna è stato direttamente sversato nel mare, perché il normale flusso del depuratore è stato compromesso da poche gocce d’acqua piovana,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto avvenuto nel mare di Pescara, e se non ritenga necessario e impellente intervenire sul territorio, affinché questa vergognosa azione non diventi una consuetudine;
se non intenda sensibilizzare le autorità locali, affinché attuino piani di prevenzione che possano evitare simili scempi ambientali.