Roma, 20 aprile 2016. Il senatore Razzi è intervenuto in aula circa la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero fatto a Roma il 14 ottobre 2013 di cui egli è relatore.
Testo dell’intervento
(A.S. 2185) Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero, fatto a Roma il 14 ottobre 2013
Relatore: RAZZI
L’Assemblea è chiamata ad esaminare l’Accordo, sottoscritto nell’ottobre 2013, fra Italia e Svizzera in materia di cooperazione di polizia e doganale.
L’intesa sancisce l’impegno dei due Paesi a rafforzare la cooperazione e il reciproco scambio di informazioni, al fine di combattere la criminalità e il terrorismo.
L’Accordo individua nel Ministero dell’interno, e, per gli aspetti doganali, nel Ministero dell’economia le autorità responsabili per la parte italiana. Fra le forme di cooperazione sono individuate lo scambio di informazioni e di esperienze, la formazione professionale e le misure di sorveglianza comune. Sono anche previste modalità particolari di cooperazione di polizia, fra cui le consegne sorvegliate, la protezione dei testimoni e il sostegno in caso di rimpatri.
Il titolo V della Convenzione disciplina l’organizzazione e le modalità operative del Centro comune, struttura destinata ad accogliere personale di entrambe le Parti per la gestione congiunta delle informazioni.
I successivi titoli VI e VII sono dedicati ai limiti di utilizzo delle informazioni e dei documenti contenenti dati personali, e al regime giuridico per gli agenti che operano temporaneamente nel territorio dell’altro Stato.
Gli oneri economici per l’Italia vengono quantificati complessivamente in circa 100 mila euro annui.